Rispettiamo il mare
Ci lamentiamo della presenza di pochi cassonetti nelle spiagge e l’assenza di differenziata sui porti, perciò parte con la sua campagna di sensibilizzazione per una più ampia condivisione e massima diffusione. I rifiuti raccolti nelle reti da pesca a strascico dovrebbero essere accantonati, sbarcati a terra e differenziati negli appositi cassonetti di riferimento, ricordiamo a tutti che il mare va protetto e preservato, poiché esso rappresenta una risorsa non una discarica. Secondo diversi studi effettuati, al largo delle coste c’è una vasta presenza di rifiuti di diversa provenienza che ricoprono i fondali, alcuni di questi galleggiano, come il polistirolo che viene trasportato dalle correnti marine in ogni dove, altri si inabissano. Il materiale di scarto più presente e più pericoloso è la plastica e le retine perché non sono biodegradabili e vengono ingoiati da tartarughe e pesci risultando una minaccia sia per la fauna marina che per l’uomo stesso. Da troppi anni questi rifiuti producono inquinamento e con il passare del tempo l’ecosistema marino diventa sempre più debole e compromesso. Oggi l’uomo può solo correre ai ripari attuando strategie di consapevolezza e condivisione del problema, per sensibilizzare tutti gli sportivi, amatori e operatori del settore, affinché si contribuisca alla raccolta del materiale di scarto, preservando il mare dagli ennesimi insulti dell’uomo.
Antonella Umbriano
- Ottieni link
- Altre app
- Ottieni link
- Altre app
Commenti
Posta un commento