Politica e Società in America Latina -
Per il sesto incontro della "Lute"- Libera Università per la terza Età " "Incontri una finestra nel Mondo ", lunedì 11 Dicembre 2023 , alle ore 16:30 presso I.T.T. Ettore l'Istituto Industriale E Maiorana di Milazzo , l'On.le Deputato Fabio Porta, eletto in Sudamerica e Presidente del gruppo parlamentare di amicizia Italia-Brasile. dialogherà con il Dott Federico Nastasi -Giornalista e Ricercatore su Politica e Società in America Latina
Entrambi, conoscitori dell’America Latina, sono due autentiche testimonianze , in grado di aprire una finestra su un Continente , che nonostante il suo grande potenziale, l'impegno italiano nella regione latinoamericana e caraibica rimane ancora incerto e altalenante.
L’America Latina e i Caraibi costituiscono una regione di dichiarato interesse strategico per l’Italia. Vincoli storici, politici ed economici ne fanno un naturale obiettivo di politica estera del nostro Paese che, tuttavia, fatica a perseguire una strategia coerente e a lungo termine verso la regione.
Profondi legami che ci uniscono alla regione latinoamericana e caraibica, l’Italia gode di una relazione speciale con i suoi Paesi. I flussi migratori, che nel XIX e XX secolo hanno portato milioni di italiani a stabilirsi in America Latina, rappresentano ancora oggi una delle prove più concrete di questo vincolo. Attualmente nella regione vivono 2 milioni di italiani e più di quaranta milioni di latinoamericani hanno discendenza italiana, con Argentina e Brasile a ospitarne le due più grandi comunità. Un patrimonio culturale inestimabile arricchito dal lavoro costante degli undici Istituti Italiani di Cultura nella regione e dai progetti di cooperazione allo sviluppo finanziati del MAECI con il supporto dell’IILA.
Per queste ragioni, l'incontro di lunedi possono viverlo " come ricordare un parente lontano"-
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l'On Fabio Porta nasce a Caltagirone, in Sicilia, il 5 novembre del 1963.
sposato e due figlie. Laureato in Sociologia Economica all’Università di Roma “La Sapienza” (110 e lode), si è specializzato in “Educazione degli adulti” presso l’Università di Firenze. È autore di numerose pubblicazioni e articoli per giornali italiani e stranieri. Dal 1982 al 1986 è Segretario Nazionale del Movimento Studenti di Azione Cattolica Italiana.
Nel 1986 inizia la sua militanza politica e sindacale nella UIL (Unione Italiana del Lavoro) a livello nazionale occupandosi degli accordi internazionali di sicurezza sociale nel patronato ITAL, dei progetti di cooperazione allo sviluppo nell’ong “Progetto Sud” e, quindi, di educazione degli adulti nella UIL Pensionati.
E’ Direttore della Scuola di Formazione Politica del Centro Culturale “W. Tobagi” di Roma e Professore di Sociologia della Comunicazione all’Università Popolare di Roma (UPTER).
Nel 1994 inizia ad occuparsi delle relazioni tra Italia e America Latina in qualità di capo-progetto di un programma di formazione sindacale finanziato dal Ministero degli Esteri. Coordina così diversi progetti di cooperazione e di formazione in Argentina, Brasile e Uruguay.
Dal 1998 si trasferisce in Brasile, a San Paolo, per dirigere e coordinare il patronato ITAL, la UIM (Unione degli Italiani nel Mondo), il CAAF (Centro di assistenza fiscale), la Ong “Progetto Sud” (progetti internazionali di cooperazione sociale ed economica), l’Istituto di formazione “Armando Suffredini” (formazione professionale).
Sempre nel 1998 è tra i fondatori del Centro “Spazio dei Sogni”, un’entità socio-assistenziale che si occupa di famiglie povere e dei loro bambini.
Nel 1999 è nominato Consigliere Tecnico della Camera di Commercio Italiana di San Paolo.
Nel 2000 partecipa a Roma alla Prima Conferenza degli Italiani nel Mondo ed è uno dei testimoni-relatori nel Seminario internazionale su Solidarietà e Cooperazione. Nel 2004 è capolista della lista “VIVA L’ITALIA–Uniti per l’Ulivo” per le elezioni del COMITES, assumendone successivamente la vice presidenza.
Nel 2005 il Presidente della Repubblica Ciampi gli conferisce l’onorificenza di “Cavaliere dell’Ordine della Stella della solidarietà italiana”.
Nelle elezioni per il Parlamento Italiano del 2006 viene candidato dal partitoUnione per la circoscrizione America Meridionale, ricevendo 15.608 voti.
Dal 2000 al 2008 è presidente del Patronato Ital-Uil, incarico lasciato a marzo 2008 quando è eletto deputato al Parlamento Italiano per la circoscrizione America Meridionale nelle liste del Partito Democratico, con quasi 17.000 voti.
Nel 2013 è stato rieletto alla Camera dei Deputati con 30 298 preferenze; componente della III Commissione Permanente Affari Esteri e Comunitari e Presidente del Comitato Permanente Italiani nel Mondo e Promozione del Sistema Paese.
E’Presidente dell’Associazione di Amicizia Italia-Brasile; Vice Presidente dell’ICPE (Istituto per la Cooperazione con i Paesi Esteri) e Vice Presidente dell’Associazione “Focus Europe”.
Nel 2018 è candidato al Senato per il Partito Democratico, confermando con 21mila preferenze il suo grande consenso.
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Il Dott Federico Nastasi - è economista, dottorando alla Sapienza, con una tesi sulla migrazione di massa nell’Argentina di fine Ottocento.
In passato ha studiato e vissuto in Francia, Spagna, Grecia, Italia e Cile, dove ha collaborato con la CEPAL. Oggi vive e lavora a Montevideo, punto di partenza per esplorare l’America Latina, che racconta -come giornalista freelance- per radio e giornali in italiano e spagnolo. Cura Plaza Dignidad, una newsletter e un podcast di notizie, grandi storie ed analisi sull’America Latina e i Caraibi.
Autore di articoli su importante riviste : RICOMINCIARE DALLA COSTITUZIONE. IL CILE E L’INCLUSIONE SOCIALE
FEDERICO NASTASI DISUGUAGLIANZE 31 MARZO 2021
Federico Nastasi esamina il processo costituente in atto in Cile, focalizzandosi sulla domanda di una maggiore uguaglianza sociale. Dopo aver ricordato luci ed ombre del modello neoliberale della costituzione del 1980 che ha garantito un processo di crescita sostenuta per quasi due decenni, Nastasi indica le cause – materiali ed immateriali – che hanno alimentato la protesta popolare del 2019 e sostiene che un nuovo modello può nascere solo a partire dal superamento delle profonde disuguaglianze che dividono il paese.
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