Movimento U.N.I.T.I.
COMUNICATO STAMPA
Milazzo – 24 febbraio 2021
“Un Nuovo Impegno Tutti Insieme” Movimento UNITI non può certamente restare indifferente di fronte alla paventata scelta, se non “decisa” certamente “condivisa” dal Comune di Milazzo, di individuare i locali di una scuola materna per l’allocazione un centro di vaccinazioni anti COVID-19" Una bocciatura espressa da Salvatore Amaddeo già presentatore della lista e impegnato in prima linea in campagna elettorale. che ha portato alla guida della città il sindaco Pippo Midili grazie anche al supporto della lista “Innamorato della mia Città – Uniti” che ha visto eletti in consiglio comunale Massimo Bagli e Fabiana Bambaci.
Il Movimento UNITI non può certamente restare indifferente di fronte alla paventata scelta, se non “decisa” certamente “condivisa” dal Comune di Milazzo, di individuare i locali di una scuola materna per l’allocazione un centro di vaccinazioni anti COVID-19.
Riteniamo che questa valutazione sia assolutamente illogica per una serie di ragioni a partire dall’inevitabile commistione data dalla condivisione di percorsi comuni tra scuola e centro vaccinazione. Il progredire di alcune varianti che sembrano affliggere i bambini in età scolare in misura maggiore della versione originale del virus, raccomanderebbe reciproca distanza tra luoghi evidentemente sensibili alla problematica.
Il flusso continuo di persone “non testate”, dunque possibilmente anche “positive asintomatiche” che, inconsapevoli, vanno legittimamente a effettuare la vaccinazione, aumenta esponenzialmente il rischio che una infezione possa trasferirsi dal centro alla scuola o dalla scuola al centro.
Cosa possa aver suggerito un tale “assembramento” in tempi in cui tutti i provvedimenti vanno in direzione esattamente contraria è francamente un “mistero” e ci si sarebbe aspettati perlomeno un qualche pronunciamento dell’assessore al ramo a spiegazione dell’incomprensibile e insensata scelta.
È certamente lodevole la volontà del comune di Milazzo di predisporre propri locali funzionali alla vaccinazione e quindi alla lotta al virus ed è interesse condiviso anche dal movimento Uniti che la campagna vaccinale prosegua e che possa essere effettuata nella maniera migliore possibile senza disagi o ritardi di sorta, tuttavia sarebbe stato più indicato individuare altri locali del vasto patrimonio comunale che certamente annovererà innumerevoli alternative possibili. Tra questi vale appena la pena di ricordare la scuola di Baronello - sita nella frazionemilazzese di Santo Pietro - la quale possiede ampi spazi da utilizzare e che invece, in atto, pare si trovi in condizioni di abbandono. In ogni caso logica vuole che si immagini come più proficuo utilizzare locali di tal genere al posto di sottrarre spazi utili aibambini e condizionando lo svolgimento di qualsivoglia attività didattico / ricreativa peraltro proprio laddove, per anni, sono stati più volte sollecitati lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza in un contesto di silenzio/dissenso delle amministrazioni succedutesi che hanno segnato una evidente defaillance dell’istituzione locale.
Va purtroppo rilevato come le cronache ci consegnino un avvio della campagna vaccinale presso il centro istituito all’ospedale di Milazzo caratterizzata da momenti di disorganizzazione. Apparirebbe però peggiorativo, oltre che paradossale, che nonni e nipoti che in questo momento non possono incontrarsi neppure nell’alveo familiare debbano invece assembrarsi coattivamente in ambienti che, va detto, non ci appaiono affatto protetti per nessuna delle due categorie.
Stupisce altresì, peraltro, il silenzio del Consiglio d’Istituto che, quale organo di garanzia del plesso scolastico e dei suoi scolari, non è prontamente intervenuto perlomeno al fine di rendere pubblica questa decisione con il precipuo scopo di tutelare gli stessi bambini.
Le scuole milazzesi, e questo non è certo un mistero, sono nella loro maggioranza, strutture obsolete con gravi carenze strutturali, spiace che, a fronte di tante richieste, l’intervento di ristrutturazione immaginato sia arrivato esclusivamente per questo scopo “non condivisibile”.
Chiediamo quindi una scelta di buonsenso mettendo al riparo gli alunni e le loro famiglie tal come le persone che sceglieranno di fare il vaccino individuando una allocazione diversa in cui tali realtà non siano costrette a condividere spazi comuni. Chiediamo una verifica della sicurezza in termini di “interferenze” tra le due realtà che da qui a poco staranno a contatto con l’urgenza di chi vuole che tale errore non pesi in termini di ritardo sulla importantissima campagna vaccinale.
IL PORTAVOCE
Salvatore Amaddeo
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