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Ospedali : chi sbaglia paga o la fa pagare ad altri? QUESTE LE CONCLUSIONI DELL’ASSEMBLEA TERRITORIALE DI “CITTADINANZATTIVA SICILIA APS ”



Ospedali chi sbaglia paga o la fa pagare ad altri?QUESTE LE CONCLUSIONI DELL’ASSEMBLEA TERRITORIALE DI “CITTADINANZATTIVA SICILIA APS ”

Gli ospedali come aziende


Fino a pochi anni fa gli ospedali erano considerati semplicemente dei servizi pubblici.
Gli venivano assegnati dei compiti: curare determinati tipi di malattie, disporre di determinati reparti, ecc., e lo stato provvedeva al pagamento delle spese che ne conseguivano. Per ridurre i costi degli ospedali, si è pensato di trasformarli in aziende, simili a quelle private che producono beni di qualsiasi altro genere.
Come ad una qualunque azienda agli amministratori è stato assegnato un budget predefinito per far fronte alle proprie esigenze.
Come per una normale azienda gli incassi vengono calcolati in base al tipo ed alla quantità di beni "venduti". Come per una normale azienda sono stati introdotti sistemi di controllo dell'appropriatezza dei processi produttivi.
 
Per CittadinanzAttiva Sicilia APS
Assemblea Territoriale
MILAZZO


Per ottenere una ottimale gestione del servizio sanitario siciliano sarebbe sufficiente una corretta applicazione della normativa sulle verifiche, cominciando dai manager, obbligati a raggiungere gli obiettivi loro assegnati al momento dell'insediamento. A cascata verrebbero sottoposti a verifica anche i primari, che non avessero raggiunto gli obiettivi, che il manager gli ha assegnato alla firma del contratto. Una verifica negativa per mancato raggiungimento degli obiettivi comporterebbe il licenziamento del manager o del primario. E' chiaro che, se nessun manager viene cacciato per mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati, nessun primario verra' licenziato per inefficienza o addirittura incapacità a ottimizzare le risorse umane e tecniche affidatigli. Ma la politica, ci chiediamo, perché non ha mai voluto sottoporre seriamente a verifica questi alti burocrati della sanità e licenziare quanti si rendono responsabili di gravi disservizi e gestioni dissennate delle risorse assegnatigli? 
Non occorre rispondere  a questa domanda perché la risposta la conosciamo un pò tutti. Ecco il nostro suggerimento ai politici di turno, che vogliono mettere mano alla sanità , chi riducendo le aziende da diciotto alla metà , chi nominando schiere di commissari a surrogare i direttori generali incapaci a svolgere i compiti affidatigli. Fate una seria verifica sui DG perché ne  trarrebbero vantaggio anzitutto i cittadini, che dovrebbero prendere atto che esiste qualcuno che fa rispettare le regole  e  che le loro denunce, quando fondate, servirebbero a qualcosa, cosi come i primari non all'altezza del compito assegnatogli rischierebbero il licenziamento. Siamo certi che il volto della sanità regionale cambierebbe molto e sicuramente in meglio.

IL COORDINATORE
Attilio ANDRIOLO

MILAZZO, 10 dicembre 2020
 

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