Adesso Milazzo
Che fine ha fatto il finanziamento per il potenziamento del depuratore di Milazzo?
Il Consigliere Antonio Foti ha depositato una interrogazione per conoscere lo stato dell’iter del finanziamento da 8 milioni di euro concesso dal CIPE nel 2012 per consentire il corretto funzionamento del depuratore di Fossazzo.
Nel 2015 si era aperto (forse) uno spiraglio sella vicenda del finanziamento Cipe per il depuratore di Milazzo. Il governo nazionale , allora, aveva agito in sostituzione della Regione per evitare di perdere il finanziamento, sbloccando il miliardo e centosessanta milioni previsti per impianti fognari e di depurazione in Sicilia. Questa somma andava a 47 Comuni (tra i quali quello mamertino) per un totale di 93 interventi. Risorse stanziate circa tre anni fa ma rimaste bloccate senza che venissero affidati gli appalti.
Dal 2012 solo il 7% di questi fondi è stato impegnato, circa 80 milioni di euro. E si badi bene non c’è stato solo il rischio concreto di perdere il finanziamento, ma anche due condanne della Corte di giustizia europea per non aver investito le risorse messe a disposizione con la delibera Cipe 60/2012. Una prima lista di Enti locali era stata inserita per gli interventi. Milazzo, secondo quanto si apprese, in quei giorni, ricevette una comunicazione dal commissario per fornire ulteriore documentazione (che a quanto pare era stata però prodotta nei mesi precednti ) e a quel punto avrebbe avuto il via libera con l’emissione del decreto di finanziamento e la calendarizzazione urgente della procedura d’appalto dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento dell’impianto di contrada Fossazzo per un importo complessivo di 8 milioni di euro.
Un investimento importante che. avrebbe permesso la tanto attesa realizzazione della seconda linea depurativa in modo che l’impianto potesse pienamente funzionante per un carico inquinante di 40.250 abitanti garantendo per tutto l’anno la gestione ordinaria del presidio depurativo compreso i quindici impianti di sollevamento al servizio della rete fognaria.
Tutto faceva suppurre che si fosse giunti in direttura d'arrivo per un finanziamento che si trascinava da tempo , inaccettabile anche perché diversi Comuni, tra i quali appunto anche Milazzo che avevo rispettato il cronoprogramma del Cipe, ma solo penalizzati dai ritardi della Regione.
Tutto faceva suppurre che si fosse giunti in direttura d'arrivo per un finanziamento che si trascinava da tempo , inaccettabile anche perché diversi Comuni, tra i quali appunto anche Milazzo che avevo rispettato il cronoprogramma del Cipe, ma solo penalizzati dai ritardi della Regione.
Nell'interrogazione Il Consigliere Antonio Foti
chiede di conoscere lo stato dell’iter del finanziamento da 8 milioni di euro concesso dal CIPE nel 2012 ;
Da allora sono trascorsi 7 anni, ma ancora non si hanno notizie della gara di appalto che dovrebbe indire il commissario regionale.
Occorre accelerare anche perché tale situazione di stasi ha rappresentato una mortificazione per una località turistica come quella mamertina, mettendo in serie difficoltà le politiche rivolte al miglioramento degli standard di qualità della vita, non solo dei residenti ma anche dei numerosi visitatori che vengono a trovarci soprattutto nella stagione estiva. Non bisogna infatti dimenticare – conclude il consiglio comunale della minoranza – quali risvolti negativi abbia avuto in passato il cattivo funzionamento dell’impianto di depurazione, che ha costretto gli amministratori del passato a dover inibire la balneazione proprio nei mesi estivi, con conseguente ricaduta negativa per le attività economiche di natura turistico-ricettiva».
chiede di conoscere lo stato dell’iter del finanziamento da 8 milioni di euro concesso dal CIPE nel 2012 ;
Da allora sono trascorsi 7 anni, ma ancora non si hanno notizie della gara di appalto che dovrebbe indire il commissario regionale.
Occorre accelerare anche perché tale situazione di stasi ha rappresentato una mortificazione per una località turistica come quella mamertina, mettendo in serie difficoltà le politiche rivolte al miglioramento degli standard di qualità della vita, non solo dei residenti ma anche dei numerosi visitatori che vengono a trovarci soprattutto nella stagione estiva. Non bisogna infatti dimenticare – conclude il consiglio comunale della minoranza – quali risvolti negativi abbia avuto in passato il cattivo funzionamento dell’impianto di depurazione, che ha costretto gli amministratori del passato a dover inibire la balneazione proprio nei mesi estivi, con conseguente ricaduta negativa per le attività economiche di natura turistico-ricettiva».
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