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Mercato immobilire in difficoltà. A Milazzo gli affitti più cari

Mercato immobilire in difficoltà. A Milazzo gli affitti più cari

Il mercato immobiliare paga la crisi da Covid-19. Anche le case vacanza ne soffrono. Taormina è la località dove acquistare costa di più, Milazzo dove l'affitto è più alto

di Redazione
- 3 Agosto 2020
 Il messinese e il ragusano sono le zone siciliane in cui costa di più comprare o affittare una casa al mare. Taormina è la più cara per l’acquisto, Milazzo per l’affitto settimanale nel mese di agosto. Anche il settore immobiliare risente degli effetti provocati dalla pandemia da Covid 19 sull’economia nazionale e sul turismo e “la prospettiva di una recessione di portata rilevante rappresenta lo spauracchio con cui il mercato immobiliare italiano si trova a dover fare i conti nella ripartenza post lockdown”. Insieme alle incertezze del mercato degli immobili, cambiano le scelte degli italiani anche per le case vacanza. Tendenzialmente le preferiscono nelle località montane. La fotografia sull’andamento del mercato 2020 delle case per vacanza in Italia dell’Osservatorio nazionale immobiliare turistico 2020 di Fimaa-Confcommercio con la collaborazione della Società di studi economici Nomisma.
La domanda dipende dal credito bancario

Risulta “per certi versi sorprendente la perdurante intensità delle manifestazioni di interesse all’acquisto di abitazioni espresse dalle famiglie italiane”. Nonostante il calo degli indicatori macroeconomici, l’Osservatorio della Federazione italiana mediatori agenti d’affari registra una “sostanziale invarianza rispetto ai livelli del 2019”, ma tra il dire a il fare… Lo stesso Osservatorio sottolinea infatti che la domanda è e rimane precaria perché l’82 per cento dipende dal credito. Le famiglie hanno quindi bisogno di accendere un mutuo per acquistare casa quindi è “dalle valutazioni del sistema bancario che dipenderà la concretizzazione del potenziale interesse e, di conseguenza, la tenuta del mercato”. Una precarietà che segue la battuta d’arresto dei primi sei mesi dell’anno con una perdita del 15,5 per cento nel primo trimestre e stime del 40 per cento 40 nel periodo successivo. Gli operatori del comparto si dicono inoltre poco fiduciosi per il futuro per “l’assenza nelle ultime settimane di una tendenza univoca al miglioramento, associata alla modestia dei segnali di vitalità provenienti dalle zone del Paese economicamente più fragili”. Le conseguenze immediate sono: l’allungamento dei tempi medi di vendita e locazione, una riduzione di compravendite e il calo dei prezzi al metro quadro.
Case vacanza: preferita la montagna

Anche il mercato delle case vacanza risente degli effetti della diffusione del virus e delle conseguenze relative. Basti pensare che secondo le previsioni dell’Osservatorio nazionale del Turismo aggiornate al mese di luglio, gli arrivi turistici sono destinati a diminuire del 44 per cento quest’anno. Dato che scende a -55 per cento rispetto al 2019 se si guarda ai soli turisti. “Ciò equivale in termini assoluti ad una flessione annua di 51 milioni di visitatori e di 165 milioni di presenze turistiche che si traduce in una perdita di 67 miliardi di euro dovuta a minori spese turistiche”. Pagano di più questa situazione le destinazioni costiere e le città d’arte con cali di flusso di circa il 50 per cento. Scendono, ma intorno al 40 per cento, gli arrivi nelle località montane. “Ciò dipende dalla maggiore presenza di domanda interna, confermandosi la destinazione più attrattiva in fase pandemica”. Proprio nelle località montane comprare una casa costa di più che farlo al mare o al lago. Basti pensare che in cima alla classifica dei prezzi massimi di compravendita di appartamenti top o nuovi c’è Madonna di Campiglio, nella provincia di Trento. Qui si raggiungono i 13 mila euro al metro quadro. Al secondo posto la località marittima di Forte dei Marmi, in provincia di Lucca, dove le case costano 12.600 euro al metro quadro. Terza è l’isola di Capri, con 11.600 euro al metro quadro.
Comprare a Taormina costa di più

In Sicilia comprare costa più a Taormina, affittare l’appartamento più richiesto, ovvero composto da camera matrimoniale, cameretta, cucina e bagno, 4 posti letto e spese incluse, a Milazzo. A Taormina i prezzi variano abbastanza a seconda di dove si trova la casa e se è nuova oppure no. In periferia variano da 1200 a 1900 euro al metro quadro, si sale a 2200 e fino quattro mila per una casa nuova. Se invece è usata, ma sempre al centro, i prezzi vanno da 1700 a tre mila euro. Nella top tre i sono anche Marina di Ragusa e Punta Secca. Nel primo caso si paga da 800 euro al metro quadro in periferia per una casa usata a 3300 se è di nuova costruzione. A Punta Secca, sempre in territorio ragusano, i prezzi variano tra 800 e mille euro in periferia per un usato, passano da mille a due mila euro per un usato al centro e arrivano a 1700 e fino a 2500 euro per una casa nuova. Si paga meno a Porto Rosa, nella provincia di Messina. Il minimo, in periferia va 350 a 600 euro al metro quadro, mentre si arriva a 1800 euro al metro quadro per una casa nuova.
Gli affitti per le case vacanza

Guardando agli affitti, i prezzi si riferiscono a ogni settimana per i mesi di giugno, luglio e agosto. È Milazzo la località più costosa. Ad agosto vanno da 1500 a 1900 euro, a giugno da 350 a 1100, a luglio da 500 a 1800 euro a settimana. Punta Secca è tra le più economiche. A giugno i prezzi variano tra 350 e 480 euro,a luglio tra 570 e 730, ad agosto tra 850 e 1100euro. tra le più costose, dopo milazzo c’è Marina di Ragusa. Qui si paga al massimo 550 euro a settimana nel mese di giugno, al massimo 750 nel mese di luglio e 1300 euro nel mese di agosto. I prezzi dell’affitto a Taormina sono simili a quelli di Punta Secca. Variano tra quattro e cinque cento a giugno, salgono tra 450 e sette cento a luglio e arrivano tra 600 e 1100 ad agosto.


 


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