COMUNALI di Salvo Cataldo
Milazzo – Uniti al governo ma ancora divisi nelle battaglie più grandi delle Amministrative siciliane d’autunno. Il matrimonio politico tra Partito democratico e Movimento cinque stelle che tiene Giuseppe Conte a Palazzo Chigi stenta a decollare nell’Isola. Mancano ancora diverse settimane alla consegna delle liste ma il quadro che si delinea vede i dem e i pentastellati giocare battaglie autonome in quasi tutti i grossi centri al voto nella prima settimana di ottobre. I rapporti tra i dem e i pentastellati sono buoni, irrobustiti anche dalla opposizione al governo Musumeci all’Ars, ma i tempi per le intese elettorali estese non sono ancora maturi, bisognerà attendere che il feeling si rafforzi e sia in grado di vincere anche le resistenze locali che si registrano quando si tratta di trovare l’idea vincente per un candidato sindaco. In questa tornata elettorale, però, due, o forse tre, eccezioni: Termini Imerese e Barcellona Pozzo di Gotto, dove lo schieramento Pd-M5s potrà contare anche sull’apporto di liste che si rifanno all’esperienza dei Centopassi di Claudio Fava all’Ars. Non è esclusa, in extremis, anche una alleanza a tre a Milazzo.
Milazzo – Uniti al governo ma ancora divisi nelle battaglie più grandi delle Amministrative siciliane d’autunno. Il matrimonio politico tra Partito democratico e Movimento cinque stelle che tiene Giuseppe Conte a Palazzo Chigi stenta a decollare nell’Isola. Mancano ancora diverse settimane alla consegna delle liste ma il quadro che si delinea vede i dem e i pentastellati giocare battaglie autonome in quasi tutti i grossi centri al voto nella prima settimana di ottobre. I rapporti tra i dem e i pentastellati sono buoni, irrobustiti anche dalla opposizione al governo Musumeci all’Ars, ma i tempi per le intese elettorali estese non sono ancora maturi, bisognerà attendere che il feeling si rafforzi e sia in grado di vincere anche le resistenze locali che si registrano quando si tratta di trovare l’idea vincente per un candidato sindaco. In questa tornata elettorale, però, due, o forse tre, eccezioni: Termini Imerese e Barcellona Pozzo di Gotto, dove lo schieramento Pd-M5s potrà contare anche sull’apporto di liste che si rifanno all’esperienza dei Centopassi di Claudio Fava all’Ars. Non è esclusa, in extremis, anche una alleanza a tre a Milazzo.
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