Milazzo Politica: P.D. rimane "immobile" e silente "rispetto a questioni per le quali, invece, forte ed unitaria dovrebbe essere la sua voce all’esterno.-
Milazzo Politica: Partito Democratico assente -
Ci è pervenuta una lettera aperta , che esprime i malumori della maggior parte degli iscritti e simatizzanti del Partito Democratico
"Speravamo che l’esito delle ultime amministrative, trascorso un periodo di riflessione, suscitasse nei militanti del partito democratico di Milazzo, ma, ancora prima, nei dirigenti locali del partito uno scatto di dignità e maturità spontaneo, doveroso da parte di chi, protagonista del ciclo appena conclusosi, doveva dimostrare un ulteriore senso di responsabilità per instaurare un confronto serio e propositivo tra tutte le componenti, finalizzato a portare a conclusione e mettere un punto ad una fase difficile e tormentata ma, tuttavia, da superare.
Ad oggi, però, il partito democratico milazzese continua ad avvilupparsi su sè stesso con un rimpallo di responsabilità rimanendo "immobile" e silente rispetto a questioni per le quali, invece, forte ed unitaria dovrebbe essere la sua voce all’esterno.
Il PD milazzese ha un’estrema necessità di aprire una fase “rifondativa”: per far ciò è indispensabile invocare un’assunzione collettiva di responsabilità da parte di tutti, sia dirigenti che semplici iscritti. Abbiamo il dovere di riorganizzarci, di essere presenti in città e contrapporre alla amministrazione in carica, senza ambiguità, la nostra visione di politica e di amministrazione del bene comune che sia leale ai valori del centrosinistra e tracciando, se necessario, un segno di discontinuità col passato. È innegabile che l’azione politica posta in essere negli ultimi anni, sia dal governo cittadino che dal circolo locale del partito, non è stata compresa o apprezzata, né valutata come elemento determinante e trainante nelle valutazioni elettorali compiute in occasione delle ultime amministrative ma ha, piuttosto, ceduto il passo a sentimenti di intolleranza non solo verso lo stesso PD, ma anche verso le sue persone.
Abbiamo, però, oggi, il dovere di avviare una fase politica completamente nuova in cui possano farsi spazio uomini e donne che hanno voglia di costruire un modello di centro sinistra di più ampio respiro che non miri ad un’enfatica rincorsa delle poltrone, ma a promuovere idee e proposte riformiste tali da costituire l’essenza di un programma politico alternativo da offrire alla Città e ai suoi abitanti."
Ci è pervenuta una lettera aperta , che esprime i malumori della maggior parte degli iscritti e simatizzanti del Partito Democratico
"Speravamo che l’esito delle ultime amministrative, trascorso un periodo di riflessione, suscitasse nei militanti del partito democratico di Milazzo, ma, ancora prima, nei dirigenti locali del partito uno scatto di dignità e maturità spontaneo, doveroso da parte di chi, protagonista del ciclo appena conclusosi, doveva dimostrare un ulteriore senso di responsabilità per instaurare un confronto serio e propositivo tra tutte le componenti, finalizzato a portare a conclusione e mettere un punto ad una fase difficile e tormentata ma, tuttavia, da superare.
Ad oggi, però, il partito democratico milazzese continua ad avvilupparsi su sè stesso con un rimpallo di responsabilità rimanendo "immobile" e silente rispetto a questioni per le quali, invece, forte ed unitaria dovrebbe essere la sua voce all’esterno.
Il PD milazzese ha un’estrema necessità di aprire una fase “rifondativa”: per far ciò è indispensabile invocare un’assunzione collettiva di responsabilità da parte di tutti, sia dirigenti che semplici iscritti. Abbiamo il dovere di riorganizzarci, di essere presenti in città e contrapporre alla amministrazione in carica, senza ambiguità, la nostra visione di politica e di amministrazione del bene comune che sia leale ai valori del centrosinistra e tracciando, se necessario, un segno di discontinuità col passato. È innegabile che l’azione politica posta in essere negli ultimi anni, sia dal governo cittadino che dal circolo locale del partito, non è stata compresa o apprezzata, né valutata come elemento determinante e trainante nelle valutazioni elettorali compiute in occasione delle ultime amministrative ma ha, piuttosto, ceduto il passo a sentimenti di intolleranza non solo verso lo stesso PD, ma anche verso le sue persone.
Abbiamo, però, oggi, il dovere di avviare una fase politica completamente nuova in cui possano farsi spazio uomini e donne che hanno voglia di costruire un modello di centro sinistra di più ampio respiro che non miri ad un’enfatica rincorsa delle poltrone, ma a promuovere idee e proposte riformiste tali da costituire l’essenza di un programma politico alternativo da offrire alla Città e ai suoi abitanti."
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