Asp ME converte Pronto Soccorso Barcellona in sede 118. Progressisti fascia tirrenica "Non si può gravare tutto sull'inadeguato Fogliani"
Asp ME converte Pronto Soccorso Barcellona in sede 118. Progressisti fascia tirrenica "Non si può gravare tutto sull'inadeguato Fogliani"
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina ha deciso che i rinnovati locali del Pronto Soccorso di Barcellona siano adibiti a sede del 118. Il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Milazzo resta, così e definitivamente, l’unico presidio per l’emergenza di un comprensorio di oltre 150 mila abitanti. Le forze politiche progressiste milazzesi (M5S, PD, Rifondazione Comunista ed Europa verde) denunciano in modo congiunto ancora una volta il cinismo con cui la classe politica di governo locale e regionale stia distruggendo la sanità pubblica a tutto favore degli interessi privati.
La peculiarità di questa vicenda paradossale è che pesanti disservizi di tutti questi anni hanno certificato e documentato la drammatica inadeguatezza dell'unità di pronta assistenza al "Fogliani" di Milazzo, per carenza di personale medico inferiore ed ausiliario e l’insufficienza degli spazi dedicati e dei presidi installati.
"Gravi sono le responsabilità dei sindaci di Barcellona e Milazzo - sentenzia il Coordinamento di Centrosinistra -, unitamente alla deputazione di maggioranza che, se non conniventi, non riescono a porre una fine a questa deriva, privando le nostre comunità del fondamentale diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, costringendo i cittadini meno abbienti, che non possono assolutamente pagare le prestazioni private, a vivere in proprio drammi esistenziali per i ritardi spesso incompatibili con un positivo percorso di cura.
Nonostante le proteste, individuali e collettive, le manifestazioni di piazza, le migliaia di firme raccolte, la sanità privata nel nostro comprensorio comprensorio continua a peggiorare. I responsabili di queste sofferenze debbono essere chiamati a rendere conto e pagare per questi delitti che non possono restare impuniti.
Il nostro impegno continua, non ci fermeremo finché non avremo risultati concreti, a partire dall’audizione in Sesta Commissione all’ARS che stiamo ancora attendendo dopo sei mesi.
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