CAPO D'ORLANDO 8 MARZO 2023 dibattito su "Nuovi Femminismi , nuovi protagonisti femminili , e pari opportunità ai nostri giorni"
CAPO D'ORLANDO 8 MARZO 2023
In occasione della Giornata internazionale della donna, la Città Orladina ha organizzato, , un momento di incontro cittadino presso la Biblioteca Comunale diretta dal Prof Carlo Sapone .
Il tema scelto è "Nuovi Femminismi , nuovi protagonisti femminili , e pari opportunità ai nostri giorni"
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"Dove sia l’appellativo che quello “nuovi ” si rapportano al femminismo “storico”. confronto, che è anche confronto generazionale se si stenta ad aprire a nuove teorie, il diniego si apparenta in certi casi a retriva vacua resistenza.
Sui rapporti tra femminismo storico e nuovi femminismi in Italia, limitiamoci a due rimandi esemplari. Il primo. Nel 2000, il seminario “L’eredità del femminismo. Per una lettura del presente”, organizzato a Milano da diverse associazioni tra cui l’Università delle donne, si proponeva, scrive Lea Melandri nell’intervento introduttivo, di verificare se il patrimonio di esperienze del femminismo storico fosse un’importante chiave di interpretazione del presente. A scorrere gli atti, balza agli occhi un punto cruciale: parlare di eredità sottintende ammettere la morte, la fine di qualcosa. Infatti, per stabilire l’eredità del femminismo, le partecipanti fanno bilanci, creano archivi, raccolgono documentazione storica, memoriali, ecc., ossia si pongono nella prospettiva di storicizzare il movimento (se già storicizzato non sia).
“Quando in Italia si parla di femminismo, generalmente si intende un movimento politico-sociale e filosofico di critica al pensiero patriarcale. Meno conosciute sono le posizioni teoriche femministe, sviluppatesi soprattutto in ambito anglosassone, che, partendo dal dibattito sulla categoria di genere intesa come costruzione culturale del femminile e del maschile, hanno proposto strumenti e metodi per l’analisi
Maria Terragni - giornalista e femminista storica in volume dedicato a Luisa Muraro. La scomparsa delle donne. Maschile, femminile e altre cose del genere (Milano, Mondadori, 2007, poi Oscar 2008),
Liquidate sbrigativamente le “spericolate teorie su sesso e genere” , l’autrice rimpiange che l’emancipazione abbia annullato la differenza femminile, che rischia di estinguersi, rendendo le donne “tutti uomini” . L’universo femminile minacciato è quello della “caparbietà con cui aspettiamo sempre che alla fine abbia vinto l’amore […quello del] nostro meticoloso fare ordine”. Malgrado ammetta che l’emancipazione a suo dire realizzatasi non ha ridotto né la discriminazione nel lavoro, né la violenza sulle donne, Terragni afferma che l’uguaglianza è un’invenzione maschile",
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