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Allarme sui contagi a Milazzo, ichiude le scuole: il Coas chiede una indagine sui casi al Pronto soccorso




Allarme sui contagi a Milazzo, ichiude le scuole: il Coas chiede una indagine sui casi al Pronto soccorso

Secondo il sindacato non sono state prese adeguate precauzioni per i tracciamenti di colleghi e pazienti entrati in contatto con i primi sei casi segnalati il 28 dicembre

Milazzo, dopo i casi al pronto soccorso partono le vaccinazioni
Crescono ancora i numeri di contagiati dal coronavirus a Milazzo. Secondo l'ultimo rilevamento dell'Usca il numero totale tocca adesso quota 171, dopo l'esito positivo degli ultimi 26 tamponi. Resta invece fermo il numero dei guariti in linea con un preoccupante trend che sta coinvolgendo la popolazione della città del Capo.


Oggetto: del comunicato
Mancata applicazione norme di prevenzione/diffusione SARS-CoV2 e avvio campagna vaccinale nel P.O. di Milazzo.  
La scrivente Organizzazione Sindacale, denuncia quanto accaduto nei giorni scorsi all’Ospedale di Milazzo. In data 28.12.2020 sono state rilevate 6 positività al SARS-CoV2 tra il personale del PSG di Milazzo. Nessuna iniziativa ci risulta sia stata intrapresa per tutelare i sanitari degli altri Reparti venuti a contatto con il personale risultato positivo al SARS-CoV2 e potenzialmente infettante del Pronto Soccorso. Per essere chiari, a nessun sanitario al fuori del Pronto Soccorso, ignaro del potenziale contagio, è stato comunicato di prendere le opportune precauzioni ne è stato detto che avrebbe dovuto sottoporsi al tampone molecolare dopo 5-7 giorni. Così, di fatto, aumentando esponenzialmente il pericolo di diffusione del virus SARS-CoV2 in atto pandemico all’interno dell’Ospedale di Milazzo. Sarebbe stato opportuno che, i pazienti transitati al Pronto Soccorso, da considerare a rischio di positivizzazione, per precauzione fossero stati ricoverati in modo protetto avvisando i Reparti di destinazione, procedendo alla loro allocazione in stanze singole, limitando al massimo i contatti col personale e gli altri degenti, come sempre del tutto ignari. Questo a noi non risulta sia avvenuto. Nulla, inoltre, sembra essere stato detto, in merito alle precauzioni da adottare ai pazienti dimessi dal Pronto Soccorso quel giorno o in quelli successivi.Adesso i positivi tra il personale del Pronto Soccorso ci risultano essere già 15 e non è dato sapere se ci siano stati contagi tra i cittadini venuti a contatto con i pazienti dimessi in quelle giornate dal Pronto Soccorso di Milazzo. Ad oggi, non sappiamo se sia stata intrapresa alcuna seppur minima iniziativa di tracciamento epidemiologico! Alla luce di quanto sopradetto ci poniamo una domanda: com’è stato possibile il verificarsi al Pronto Soccorso il verificarsi di un focolaio di tali proporzioni? Riteniamo indispensabile che venga avviata con urgenza una indagine ispettiva ed epidemiologica, per comprendere i fatti accaduti ed evitare in futuro il verificarsi di episodi simili. Ancora più sorprendente e se vogliamo più grave, la nota prot. n. 9464 del 31.12.2020 a firma del Direttore Dipartimento Cure Ospedaliere dott. Paolo Cardia, nella quale, lo stesso, esordisce affermando, incredibilmente, d’avere appreso dagli Organi di Stampa che sarebbe stata avviata, nei primi giorni di gennaio 2021 la campagna vaccinale per il personale operante nel P.O. di Milazzo e con la quale invita a fornire entro il 5 gennaio 2021 la lista di chi è disponibile a vaccinarsi e chi no con motivazione. Tale nota, certifica, inequivocabilmente, ove fosse necessario, l’assoluta assenza di una seppur minima organizzazione aziendale, affidata a Dirigenti, ahinoi, nella migliore delle ipotesi inadatti ai compiti assegnati, come più volte denunciato dalla scrivente Organizzazione Sindacale. Si chiede al Signor Commissario ad Acta per l’emergenza Covid e al Responsabile del Rischio Clinico dell’ASP di Messina di intervenire con urgenza al fine di prendere gli opportuni provvedimenti. Si rimane in attesa di confermativa rispost

Il vice Segretario Aziendale Il Coordinatore Provinciale dott. Emilio Cortese dott. Mario Salvatore Milazzo, dopo i casi al pronto soccorso partono le vaccinazioni



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