Comunicato Stampa
Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione disservizio al Pronto Soccorso dell'ospedale di Milazzo
Attilio Andriolo - Coordinatore del T.d.M. di Milazzo.- (Tribunale del Malato di Milazzo ) inoltra una lettera di protesta di una mamma dopo il vergognoso trattamento ricevuto al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Milazzo al Presidente della Regione Sicilia on. Nello Musumeci , auspicando i provvedimenti, anche disciplinari, che il caso richiede.
Attilio Andriolo - Coordinatore del T.d.M. di Milazzo.
Di seguito la comunicazione trasmessa stamattina stesso ai vari indirizzi indicati, tra i quali quello del Direttore Sanitario dell'Ospedale di Milazzo, per segnalare quanto accaduto il giorno 22 u.s. ed oggi, in occasione dell’accesso di mio figlio, A. B. , a quel Pronto Soccorso a causa di infortunio sul lavoro.
La informo altresì che siamo ritornati stamattina alle ore 8, come suggeritoci ieri dall'infermiera addetta all'accettazione, nella speranza di una visita in tempi brevi, ma nulla, alle 13 per forti dolori lamentati da mio figlio, malessere generale e nervosismo siamo dovuti tornare a casa, senza alcuna diagnosi di cosa abbia il ginocchio, che si presenta oggi maggiormente gonfio rispetto al primo giorno.
Purtroppo, non siamo riusciti neanche a fare una radiografia "privatamente", per via dell'orario ridotto effettuato da tutti i laboratori della zona, e con la prenotazione di un appuntamento ci viene data come prima possibilità il fine mese, troppo tempo per capire cosa sia successo al ginocchio ed intervenire tempestivamente per evitare peggioramenti o ripercussioni più gravi.
Le aggiungo inoltre che trattandosi di un infortunio sul lavoro, tale disservizio, ci ha anche arrecato il danno della mancata attivazione della relativa procedura di invio telematico, entro i termini previsti dalla legge, con l'aggravante che mio figlio è risultato assente non giustificato!
Inutile segnalarle l'indignazione, l'amarezza e la frustrazione dinnanzi a quanto accaduto e il senso di impotenza dinnanzi alla sofferenza fisica e la preoccupazione che l'attuale situazione possa aggravarsi.
Mi sforzo a cercare di comprendere le ragioni di tali gravi disfunzioni ma non trovo giustificazioni, né nei confronti di chi ha il dovere di rimediare prontamente – trattandosi del diritto alla salute costituzionalmente garantito – né nei confronti del personale sanitario che, nonostante il carico di lavoro dovrebbe ricordare il giuramento fatto.
La ringrazio per la Sua attenzione, ma rimane in me la sfiducia per tanto sfacelo.
Cordialità,
R. A.
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