Domenica, 6 giugno 2021. a partire dalle ore 18: 30, presso lo spazio pubblico statua di Luigi Rizzo - incontro culturale "Il garante Negato " per cercare di approfondire il tema con le realtà che hanno a che fare quotidianamente con i bambini e persone affette da disabilità, ci interroghiamo sulla funzione della figura del Garante e sul contributo che potrebbe dare al nostro territorio
Interveranno :
- Maria Rita Ielasi , Coordinatrice regionale Ass. Il Cammino (sez Sicilia)
- Angelo Fabio Costantino, Garante dell’Infanzia e Adolescenza di Messina
- Dino Smedile responsabile dello Sportello H di Cittadinanza Attiva di Messina.
- Attilio Andriolo , Presidente di Cittadinanza attiva
- Antonio Foti, consigliere comunale di Adesso Milazzo
Modera:
Adele Roselli, Presidente Civico sei
Il consiglio comunale ha bocciato le mozioni presentate dal consigliere di Adesso Milazzo, Antonio Foti, per l’istituzione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza e per quella del Garante dei diritti delle persone con disabilità.
L'assessore Simone Magistri ha motivato la contrarietà della maggioranza da lui rappresentata ricordando la figura proposta non è obbligatoria nostro territorio
I promotori dell'iniziativa - di una cosa siamo certi, "il criterio della obbligatorietà o meno di un organo o di un provvedimento non può essere alla base di una scelta politica e amministrativa, bensì bisognerebbe chiedersi se la nostra città ne avrebbe benefici, se i cittadini i cui diritti sono sempre in equilibrio tra un'emergenza e un'altra possano trarre giovamento da una figura come il Garante, completamente dedicata a loro"
Tutti i bambini hanno gli stessi diritti (sulla carta) il tema
ci introduce al tema dei diritti dell’infanzia a partire da quelli fondamentali per ciascun bambino: giocare, imparare, cantare, vivere in pace nel luogo in cui sono nati e con la propria famiglia. Diritti che tuttavia non sono garantiti a tutti i minori a causa di migrazioni, conflitti, diaspore famigliari, condizioni di povertà .
I bambini sono diversi fra loro, ma sono tutti uguali in termini di diritti. Pur nelle differenze dei contesti e delle culture in cui crescono, condividono i bisogni di cura e di protezione, le tappe di sviluppo e l’avventura della crescita, i traguardi e gli impacci dell’apprendimento, le conquiste e i salti e le quotidiane e spesso salutari .
Vivono le stesse emozioni e custodiscono desideri e sogni del tutto simili.
I bambini quindi, qualunque siano i luoghi delle origini e del diventare grandi, hanno gli stessi diritti. E anche gli stessi doveri. Hanno diritto alla cura, all’istruzione, al gioco, alla protezione, al nome, alla nazionalità e alla propria storia . Hanno diritto di mantenere e saldare i legami con le origini e il passato , di immaginare e costruire il proprio futuro e di essere tutelati e accompagnati nel presente e nel qui e ora.
La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza promossa nel 1989 - nel corso 32 anni ogni giorno ci sollecita a prestare maggiore attenzione alle condizioni di vita dei più piccoli e, in particolare, dei più vulnerabili. Nello stesso tempi osserviamo tuttavia un paradosso: accanto alle situazioni in aumento di bambini in difficoltà e con meno diritti vi sono casi di minori con “troppi” diritti. Più che diritti forse sarebbe meglio parlare di pretese senza confini, di desideri che non trovano limiti da parte di adulti che fanno fatica a dire di no e a rendere esplicite le regole.
Allora l’altra attenzione da dedicare quando si tratta il tema dei diritti dell’infanzia è quello di evocare i doveri di ciascuno, adulto o bambino, che sono l’altra faccia delle stessa medaglia. Doveri che i bambini praticano ogni giorno, imparando le regole e i limiti della convivenza, il rispetto degli altri e la capacità di ascolto , le attenzioni e le cure che anche i più piccoli possono adottare.
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